BGZ ha ottenuto un’importante decisione da parte della Corte di Cassazione, che ha riconosciuto la possibilità per il condannato in via definitiva – respinta dal giudice dell’esecuzione territoriale – di chiedere anche dopo il passaggio in giudicato della sentenza la sostituzione con denaro dell’immobile confiscato per equivalente in via definitiva (si procedeva per reati tributari, ma la decisione afferma un principio esportabile all’intera materia della confisca per equivalente).
Unica condizione è la verifica, da compiersi a opera del giudice di merito, che non si sia già dato seguito “alle procedure dirette ad assicurare i vantaggi perseguiti dalla confisca” con “impiego di risorse e mezzi”. La sostituzione è possibile in quanto trattasi di mera modalità di esecuzione della confisca e non intacca il giudicato nella sua statuizione essenziale: l’ablazione di quel valore al condannato.
La decisione assume rilievo in quanto non si rinvengono precedenti specifici di legittimità sulla questione esaminata dalla Corte. Lo studio ha agito con gli avvocati Stefano Buonocore, Luca Baron e l’of counsel Flavio Mattiuzzo.